lunedì 1 dicembre 2025

Chi concede la “no objeción” dovrebbe anche subirne le conseguenze


In Repubblica Dominicana esiste una prassi ormai consolidata: per organizzare feste, concerti, attività con musica ad alto volume—anche private—basta richiedere al Comune la famosa “no objeción”. Un documento che, in teoria, dovrebbe garantire che l’evento non generi problemi alla comunità.

In teoria, appunto.

Perché nella pratica molti Ayuntamientos concedono la no objeción anche quando l’evento si svolge in zone dove la legge proibirebbe tali attività: ad esempio vicino a ospedali, centri sanitari o quartieri ad alta densità residenziale.
E non si tratta solo di autorizzazioni a privati: ad esempio, a Las Terrenas è lo stesso Comune a organizzare concerti e feste nel prato accanto al Multiuso—un’area densamente abitata e situata a pochi passi dalla Clínica Internacional, dove il riposo dei pazienti dovrebbe essere sacro.

Il paradosso delle autorizzazioni facili

Il problema non è solo la musica alta: è la leggerezza con cui si concede un permesso che incide direttamente sulla qualità della vita dei residenti.
Spesso chi firma la no objeción non vive minimamente vicino al luogo dell’evento. Non sente il rumore, non subisce vibrazioni, non passa la notte in bianco.
Per questo la decisione appare scollegata dalla realtà quotidiana del quartiere.

Il principio: chi vive lì deve avere voce

Una soluzione semplice esiste, ed è anche logica:
affiancare alla “no objeción” del Comune la “no objeción” della Junta de Vecinos del settore interessato.

Se l’evento si svolge in un barrio, è quel barrio che deve esprimersi.
Se la festa è accanto a una clinica, devono essere i residenti della zona—quelli che poi soffriranno la musica fino alle tre di notte—ad avere l’ultima parola.

La comunità non può essere una comparsa che subisce; deve essere un attore che decide.
Un o un no della Junta de Vecinos non dovrebbe essere un optional, ma una condizione obbligatoria per proteggere chi vive e lavora in quel luogo.

Responsabilità e rispetto

Le feste sono parte della cultura dominicana, nessuno lo nega. Ma tutto ha un limite: il diritto al divertimento non può calpestare il diritto al riposo e alla salute.
Se un Comune vuole realmente essere vicino alla sua gente, deve ascoltarla—e non solo quando arriva il periodo elettorale.

Coinvolgere le Juntas de Vecinos non è burocrazia: è democrazia di prossimità.
Ed è l’unico modo per evitare che chi decide continui a farlo da lontano, mentre chi vive accanto alla festa sopporta il rumore… e il silenzio delle istituzioni.

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