Negli ultimi anni i motociclisti “delivery” sono diventati una presenza costante nelle strade dominicane. Consegnano cibo, medicine, documenti, pacchi e qualsiasi tipo di servizio rapido. Ma a questa crescita esponenziale corrisponde anche un aumento degli incidenti: secondo i dati preliminari dell’Intrant, nel 2024 i sinistri che coinvolgono motociclisti addetti alle consegne sono aumentati del 30% rispetto all’anno precedente.
Molti incidenti avvengono di notte, quando la velocità e la scarsa illuminazione si combinano con la pressione delle app per consegne rapide, che pagano di più se si accorcia il tempo di arrivo.
Per questo il governo dominicano sta preparando un nuovo pacchetto di misure, che verrà presentato nelle prossime settimane. Tra le proposte più avanzate ci sono:
-
Casco obbligatorio con numero identificativo visibile, per poter segnalare facilmente comportamenti pericolosi.
-
Assicurazione obbligatoria pagata dagli operatori di delivery e non dal motociclista.
-
Registro nazionale dei “delivery riders”, simile al sistema dei taxi.
-
Zone di attesa e parcheggio dedicate nei centri urbani.
-
Sanzioni per le aziende che spingono i motociclisti a tempi di consegna irrealistici.
Le associazioni dei motociclisti temono costi aggiuntivi, ma molti cittadini accolgono positivamente l’idea, stanchi di manovre azzardate, contromano e sorpassi rischiosi.
Per gli italiani che vivono nelle grandi città — Santo Domingo, Santiago, Punta Cana — il problema è diventato parte della vita quotidiana: traffico intenso, moto che spuntano improvvisamente e l’aumento dei sinistri che coinvolgono pedoni e automobilisti.
Le misure potrebbero entrare in vigore già nel 2026, con un periodo di transizione per regolarizzare il settore.

Nessun commento:
Posta un commento