Negli ultimi anni la presenza italiana nella Repubblica Dominicana è cresciuta in modo costante, soprattutto nelle zone di Santo Domingo, Punta Cana, Boca Chica, Sosúa e Samaná. Pensionati, lavoratori del turismo, liberi professionisti, piccoli imprenditori e nomadi digitali continuano a scegliere il Paese per il clima, il costo della vita (ancora relativamente accessibile) e uno stile di vita più umano rispetto all’Europa.
Ma chi vive qui da tempo lo dice chiaramente: la Repubblica Dominicana di oggi non è più quella di dieci o quindici anni fa.
Il costo della vita è aumentato sensibilmente. Affitti, luce, carburante, spesa alimentare e servizi sanitari incidono molto di più sui bilanci familiari, soprattutto per chi vive di pensione o redditi fissi. Zone un tempo considerate “economiche” sono diventate improvvisamente costose, spesso a causa della pressione turistica e immobiliare.
Anche la burocrazia è diventata più complessa. Ottenere o rinnovare la residencia, aprire un’attività, regolarizzare documenti e veicoli richiede oggi più tempo, più spese e maggiore attenzione. Chi arriva impreparato rischia errori costosi o di affidarsi a intermediari poco affidabili.
A tutto questo si aggiunge un dato ormai evidente: la Repubblica Dominicana attrae sempre più stranieri, non solo italiani. Questo rende il Paese dinamico, ma anche più competitivo e meno “semplice” per chi pensava di trasferirsi senza pianificazione.
Il messaggio, oggi, è chiaro:
trasferirsi o vivere in Repubblica Dominicana resta possibile e spesso conveniente, ma non è più un salto nel vuoto romantico. Serve informazione corretta, rete di contatti, realismo.
Ed è qui che una comunità informata fa la differenza.

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