Negli ultimi mesi cresce, all’interno della comunità italiana in Repubblica Dominicana, il numero di segnalazioni legate a truffe e cattivi affari, soprattutto nel settore immobiliare, turistico e dei “business facili”.
Case affittate e mai consegnate, terreni venduti più volte, investimenti turistici mai partiti, società inesistenti ma presentate come “sicure”. Storie diverse, ma con un denominatore comune: l’improvvisazione e la mancanza di informazioni affidabili.
Il fenomeno non riguarda solo i nuovi arrivati. Anche italiani residenti da tempo finiscono, talvolta, coinvolti in operazioni mal valutate, spesso perché si fidano di connazionali o intermediari apparentemente “introdotti”.
La Repubblica Dominicana resta un Paese di opportunità, ma non è un Far West senza regole. Il problema è che le regole sono diverse da quelle europee e richiedono competenze specifiche. Contratti verbali, scritture private non registrate, pagamenti in contanti e società senza reali garanzie rappresentano un rischio concreto.
Negli ultimi anni il mercato immobiliare, in particolare nelle zone turistiche, si è rapidamente professionalizzato, ma allo stesso tempo è diventato terreno fertile per speculatori improvvisati che puntano sugli stranieri.
Il consiglio che circola sempre più spesso nella comunità è semplice:
– diffidare delle occasioni “troppo belle”,
– verificare tutto per iscritto,
– farsi assistere da professionisti qualificati,
– non avere fretta.
L’ItaloDominicano invita a condividere informazioni e segnalazioni, perché la prevenzione resta l’arma più efficace contro le truffe.

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