Quando è stato approvato in prima lettura il 25 giugno, il disegno di legge sugli affitti è stato criticato per aver imposto norme severe ai proprietari e per aver imposto restrizioni ai contratti di locazione.
Prima di approvarlo in seconda lettura, i deputati hanno modificato l'articolo 8 del disegno di legge e aggiunto un paragrafo che specifica che qualsiasi adeguamento del canone di locazione, al fine di aumentarne la tariffa, sarà soggetto a un accordo tra le parti e che, nel caso di alloggi, l'importo non deve superare il 10% del canone di locazione.
Un'altra modifica al disegno di legge riguarda l'articolo 13, che ora richiede un deposito cauzionale non superiore a tre volte il canone di locazione. Il disegno di legge originale richiedeva solo due depositi cauzionali.
Lo stesso articolo ha aggiunto un paragrafo che stabilisce che, nel caso di immobili commerciali, i depositi cauzionali devono essere concordati tra le parti, senza vincoli.
Un altro emendamento introdotto dai deputati prevede che, alla scadenza del termine stabilito nei contratti di locazione, proprietari e inquilini possano concordare un termine diverso per il loro rinnovo.
Inoltre, hanno specificato, all'articolo 10, che il mancato pagamento del canone di locazione costituisce motivo di risoluzione e di risoluzione del contratto di locazione.
Il disegno di legge, approvato venerdì scorso in seconda lettura, modifica anche l'articolo 11, che originariamente stabiliva che, in caso di decesso di un inquilino, il coniuge o i figli subentreranno nel contratto di locazione. Tuttavia, ora specifica che questi ultimi possono mantenere il contratto "finché al proprietario è garantito il pagamento del canone di locazione".
Hanno anche modificato l'articolo 12, che disciplina l'abbandono degli immobili.
In questa sezione, i deputati hanno aggiunto due paragrafi per specificare che l'abbandono degli immobili in locazione sarà verificato solo da un notaio e che un giudice di pace o un giudice di primo grado può autorizzare il proprietario a prendere possesso dell'immobile, a condizione che siano in possesso di un atto notarile.
da Diario Libre
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