sabato 26 luglio 2025

Saona, l’isola dal nome italiano che incanta i Caraibi


Tra tutte le meraviglie naturali della Repubblica Dominicana, ce n’è una che colpisce non solo per le sue spiagge bianchissime e le acque turchesi, ma anche per il suo nome: Saona. Sembra il nome di una località ligure, o forse di un vino toscano. E in effetti, un’origine italiana c’è davvero.

Ma cominciamo dal principio.

Un’icona caraibica dal fascino europeo

L’isola di Saona si trova al largo della costa sud-orientale della Repubblica Dominicana, all'interno del Parque Nacional del Este (oggi Parque Nacional Cotubanamá), ed è una meta obbligata per chi visita il Paese. La maggior parte dei tour turistici che partono da Bayahibe o da Punta Cana includono una giornata a Saona: nuotate tra le stelle marine, barbecue in riva al mare, palme piegate dal vento e tramonti mozzafiato.

Quello che pochi sanno, però, è che Saona deve il suo nome a un italiano.

Il regalo di Colombo a un amico genovese

Era il 1494. Cristoforo Colombo, durante il suo secondo viaggio nel Nuovo Mondo, scoprì quest’isola e decise di battezzarla “Saona” in onore di Michele da Cuneo, un gentiluomo genovese al suo seguito, originario di Savona. Fu un piccolo omaggio a casa, a quell’Italia che Colombo portava nel cuore.

Da allora, il nome è rimasto. E così, nel cuore dei Caraibi, a centinaia di chilometri da Genova, esiste ancora oggi un’isola che si chiama come una città ligure.

Saona oggi: bellezza, turismo e conservazione

Oggi l’isola è abitata solo da poche decine di persone, concentrate nel piccolo villaggio di Mano Juan, che vive di pesca e turismo. Non ci sono hotel né grandi strutture turistiche, e proprio questo ha preservato l’ambiente naturale. La fauna marina abbonda, le mangrovie sono rigogliose e le tartarughe marine vengono ancora qui a deporre le uova.

Per i turisti, Saona è un sogno a occhi aperti. Ma anche per noi italiani all’estero o italiani in Repubblica Dominicana, è qualcosa di più: un pezzo d’Italia sbocciato tra le onde dei Caraibi.

E forse, la prossima volta che poserai i piedi su quella sabbia bianca, penserai con un sorriso che sì, Saona è un po’ italiana anche lei.

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